Sequestro conservativo
Il sequestro conservativo come mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale generica spettante al creditore
Il sequestro conservativo come mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale generica spettante al creditore
Il caso che ci è stato sottoposto, riguardava un coniuge sovraindebitato, comproprietario con la moglie, di un immobile sul quale gravava un mutuo cointestato e molteplici iscrizioni ipotecarie sorte per debiti del sovraindebitato.
L’art. 14-terdecies l. n. 3/12 subordina la concessione del beneficio dell’esdebitazione all’assenza di condanne definitive per i reati di cui all’art. 16 della medesima legge.
L’art.9 della legge 3/12 – a cui si riporta l’art14 ter – statuisce che “la proposta di accordo è depositata presso il Tribunale del luogo di residenza o sede principale del debitore”.
Uno dei temi discussi sul sovraindebitamento riguarda la destinazione del TFR di un dipendente all’interno o meno della procedura da sovraindebitamento.
Secondo l’art.14 quaterdecies primo comma della Legge 3/12: “Il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all’esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l’obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 10 per cento.
La legge n.3/12 all’art.8 disciplina il contenuto dell’accordo o del piano del consumatore statuendo che “La proposta di accordo o di piano del consumatore prevede la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione dei crediti futuri”.
Il primo comma dell’art. 16 L.3/12 statuisce che “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, e’ punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 1.000 a 50.000 euro il debitore che:
Il 20 febbraio 2019 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e la Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti ha reso pubblico il documento avente come tematica la sorte dei crediti tributari nel corso della procedura di concordato preventivo e di quella di accordi di ristrutturazione dei debiti.
La Legge 176/20 ha introdotto molteplici novità alla Legge sul sovraindebitamento n.3/12 e, pertanto, all’esdebitazione.
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