Secondo l’art.14 quaterdecies primo comma della Legge 3/12: “Il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all’esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l’obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 10 per cento. Non sono considerati utilità, ai sensi del periodo precedente, i finanziamenti, in qualsiasi forma erogati”.
La normativa ha introdotto la definizione di debitore incapiente cioè, colui che non è in grado di dare alcuna “utilità” patrimoniale o liquida, diretta o indiretta – per esempio mediante un altro soggetto garante.
Il debitore incapiente, quindi, a differenza delle altre procedura di sovraindebitamento (Liquidazione del patrimonio, accordo di composizione, Piano del consumatore, procedure famigliari) non mette a disposizione alcuna somma di denaro o beni a favore della procedura.
Il debitore incapiente non verserà alcunché alla procedura?
Sempre l’art.14 quaterdecies L.3/12 afferma “fatto salvo l’obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti”.
La Legge, quindi, prevede che nel corso dei quattro anni, se il debitore ottiene una qualche utilità rilevante (per esempio un attivo ereditario) – che consenta il soddisfacimento dei creditori in minura non inferiore al 10% – dovrà versarla alla procedura.
Il debitore incapiente non deve avere alcun reddito o patrimonio?
Il debitore incapiente può essere dfinito come:
- Colui che non ha reddito;
- Colui che ha reddito ma talmente limitato da non riuscire, nemmeno parzialmente, a soddisfare i propri creditori;
- Colui che ha patrimonio con un valore irrisorio tale per cui l’eventuale vendita comporterebbe costi di vendita superiori rispetto al presumibile incasso.
Il secondo comma del medesimo articolo 14 quaterdecies L.3/12 indica come debba avvenire la valutazione della rilevanza dell’utilità: “La valutazione di rilevanza di cui al comma 1 deve essere
condotta su base annua, dedotti le spese di produzione del reddito e quanto occorrente al mantenimento del debitore e della sua famiglia in misura pari all’ammontare dell’assegno sociale aumentato della meta’, moltiplicato per un parametro corrispondente al numero dei componenti del nucleo familiare della scala di equivalenza dell’ISEE prevista dal regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159”.
Quando il debitore incapiente ottiene il beneficio dell’esdebitazione?
Il debitore incapiente, una volta presentato il ricorso per accedere alla procedura di sovraindebitamento, verrà esdebitato mediante il decreto del giudice che aprirà la procedura di debitore incapiente.