Con il rinvio dell’entrata in vigore del nuovo codice della Crisi di Impresa e dell’insolvenza, rimane la Legge 3/12 c.d. antisuicidi, che oltre ad essere stata poco utilizzata, mantiene delle forti lacune e rimane inadeguata a far fronte all’aumento dell’impoverimento delle famiglie e imprese italiane.
Questa Legge permette al debitore sovraindebitato di esdebitarsi, il c.d. Fresh start, e di ricominciare la propria vita.
Inutile ricordare che con la situazione di emergenza Covid-19 che sta affrontando il nostro Paese, la crisi economica è peggiorata e le famiglie italiane sono ancor più vicine all’impoverimento. Stiamo infatti assistendo ad un aumento del tasso disoccupazionale ed a una diminuzione del reddito dei privati nonché dei crediti c.d. problematici.
In questa situazione di crisi economica, l’introduzione del CCII avrebbe potuto salvare numerose famiglie e imprenditori non fallibili in quanto, comprende una normativa esaustiva e destinata a varie categorie di soggetti.
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza avrebbe consentito l’utilizzo di migliori strumenti per fronteggiare e prevenire la crisi, oltre che più adeguati e definiti strumenti giuridici per i giudici che si trovano ad interpretare le lacune della L.3/12.
Già in passato la condizione economica, finanziaria e patrimoniale delle famiglie e dei piccoli, medi imprenditori non era delle migliori e pertanto, il governo aveva provveduto ad introdurre la Legge 3/12 sul sovraindebitamento. Tale legge però, si è dimostrata carente su diversi aspetti ed è per questo che si è data vita al Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Il Codice doveva entrare in vigore nel mese di agosto 2020; tuttavia, per evitare di assoggettare le imprese e le famiglie a norme di procedure concorsuali ancora più rigide e stringenti (per esempio le procedure di allerta) la sua entrata in vigore è stata posticipata a Settembre 2021.
Davanti a questo rinvio, quindi, rimane in vigore la legge sul sovraindebitamento c.d. antisuicidi, con tutte le sue lacune.
Difatti, la Lgge 3/12 non prende in considerazione l’indebitamento dell’intero nucleo famigliare che molto spesso si ritrova con coniugi solidalmente responsabili dei debiti. E ancora, un ulteriore problema riguarda i costi di procedura che non sono specificatamente disciplinati dalla Legge 3/12. E’ ovvio che un soggetto sovraindebitato ha difficoltà nel fronteggiare i predetti costi e che pertanto, sia necessaria una disciplina normativa per far fronte a tale problematica.
Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa, invece, disciplina tale problematiche e pertanto, avrebbe risolto oltre a queste, molte lacune che ad oggi sono rimaste con la Legge 3/12 sul sovraindebitamento.