Il controllo di gestione: che cos’e’ e perche’ è importante

Il controllo di gestione può essere qualificato come l’insieme dei processi, metodi, tecniche e strumenti a disposizione dei diversi livelli organizzativi che permettono ai singoli di costruire e monitorare specifici obiettivi. 

È un’attività importante per qualsiasi impresa, in particolare per le PMI. È indispensabile per poter recepire dei feedback costanti sull’operato aziendale, sulle prospettive future e sugli obiettivi. In aggiunta, è uno mezzo essenziale per individuare i settori più profittevoli e per incrementare quelli meno competitivi.

Il controllo di gestione è importante perché è in grado di analizzare le risorse economiche e produttive, garantendo l’impiego delle stesse nel modo più corretto possibile con l’obiettivo di raggiungere maggior guadagno e di ottenere gli obiettivi prefissati.

Insieme al controllo di gestione, possiamo affiancare il controllo direzionale che ha il fine di raccogliere e analizzare i dati raccolti, trasformandoli comprensibili per poter prendere decisioni per la propria attività.

Il controllo di gestione è strutturato in 4 fasi:

  1. pianificazione: consiste nella definizione e nell’elaborazione delle strategie aziendali;
  2. esecuzione: si tratta nel mettere a disposizione delle risorse aziendali per poter raggiungere gli obiettivi prefissati;
  3. reporting: consiste nella verifica dei piani aziendali e nell’analisi degli obiettivi raggiunti;
  4. valutazione: è la revisione dei piani e l’individuazione di nuovi obiettivi e nuove strategie di business più efficaci.

Mentre, le attività principali si compongono in:

  • analisi e riclassificazione del bilancio: si tratta di un controllo del conto economico e finanziario della società, con l’obiettivo di valutare se le risorse economiche e finanziarie siano consone agli investimenti di mercato. Fare una riclassificazione è utile per semplificare la lettura di tali strutture, evidenziano la differenza tra spese corrente e investimenti aziendali.
  • analisi comparata: confrontare la situazione annuale con l’esercizio precedente per permettere all’imprenditore di avere una visione più specifica sul rendimento dell’attività.
  • bilancio previsionale: predisporre un budget o un bilancio previsionale per prevedere le spese e i ricavi dell’esercizio successivo. La redazione del budget, di solito, si svolge a ottobre/novembre per l’anno successivo in modo da delineare l’operato e gli obbiettivi futuri. 
  • analisi degli scostamenti: è un’attività da eseguire mensilmente o trimestralmente e permette di valutare gli effettivi risultati ottenuti confrontandoli con il bilancio previsionale.  

L’intera attività deve essere svolta principalmente da 3 tipologie di soggetti:

  1. amministratore: è il soggetto incaricato a gestire l’azienda, dove prende le decisioni, determina gli obiettivi e le strategie. La sua presenza nel controllo di gestione è fondamentale perché è l’unico che ha la conoscenza globale dell’azienda e del mercato;
  2. manager: sono i responsabili delle aree che delineano gli obiettivi da raggiungere insieme all’amministratore per poi distribuirli alle singole unità operative. Insieme al controller valutano i risultati ottenuti confrontandoli con il previsionale;
  3. controller: riceve tutte le informazioni dall’amministratore e dai manager per poi applicare le procedure necessarie per analizzare i risultati. I dati raccolti verranno paragonati con quelli ipotizzati per valutare il rendimento effettivo. Tale controllo può essere svolto insieme ai manager suddiviso per area, al fine di sviluppare nuovi obiettivi concretamente raggiungibili.

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