La rilevanza della comunicazione

rilevanza della comunicazione

La comunicazione si pone come punto focale di ogni strategia di vendita al punto che, è possibile affermare, che il mondo è nato per comunicare, sia attraverso parole, immagini o silenzi, tale per cui la comunicazione è sempre intorno a noi.

La comunicazione esiste da secoli, ma inizia a porsi come un concetto concreto, solo con l’invenzione della scrittura che si connota come primo vero e proprio mezzo di comunicazione. 

La comunicazione è un elemento complesso la cui introduzione ha richiesto la creazione di un linguaggio ad hoc e la definizione di precisi strumenti.

Il sociologo e filosofo Marshall McLuhan, uno dei padri della storia della comunicazione, afferma, nel suo testo “Gli strumenti del comunicare” che ad oggi è possibile identificare ben tre fasi di rivoluzione della comunicazione. 

Le tre fasi si contraddistinguono per un “punto di rottura” che coincide, in linea generale, con la nascita e con l’invenzione di un nuovo media che è stato capace di decretare un importante variazione del concetto di comunicazione che fino a quel momento era conosciuto.

Le tre ere sono: l’era tribale, l’era meccanica e l’era elettrica.

Nello specifico, Marshall McLuhan afferma che:

  • Nell’era tribale l’unica forma di comunicazione era la parola orale. Dati questi presupposti questa fase vige un assoluto coinvolgimento delle emozioni nella vita sociale.
  • L’era meccanica è la seconda fase e si connota per la stampa. Avviene una chiara alfabetizzazione grazie alla parola stampata e questo porta ad introdurre lo spirito scientifico ed analitico che raffredda il lato emozionale.
  • L’era elettrica è quella attuale e si connota per la sua capacità di ripristinare le dinamiche sociali andando ad accrescere e ad amplificarle scala mondiale. All’interno di questo contesto avviene una estensione dei propri sensi attraverso la tecnologia in quanto elemento concretamente capace di riuscire a superare la freddezza e recuperando il caldo emozionale.

La comunicazione, come evidenziato da McLuhan assume un ruolo chiave nella nostra vita e nel nostro modo di relazionarci con i soggetti terzi. 

Tale analisi parte dalla consapevolezza che la tecnologia è un mezzo che ci offre supporto alla vita e che facilita le incombenze quotidiane. 

Secondo il sociologo gli strumenti di comunicazione sono dei “medium” e, quindi, dei mezzi che si connotano come una vera e propria estensione del nostro corpo e che si distinguono per la loro capacità di amplificare, singolarmente e specificatamente, i sensi. 

Partendo dalla stampa che intensifica il punto di vista, arrivando al telefono, che estende e veicola la comunicazione, si nota come tutte le invenzioni moderne sono state sviluppate primariamente con l’obiettivo di amplificare un nostro senso e renderci più capaci di percepire. 

La forza della comunicazione può rendere l’uomo un soggetto succube e passivo. Tale condizione di passività dell’uomo verso la comunicazione emergeva nell’era meccanica dove i mass media prevedevano la creazione di un pubblico ipnotizzato, intorpidito e decisamente poco partecipativo. 

Suddetta tendenza si è però completamente invertita con l’avvento dell’era elettrica poiché internet e i social media, sono stati in grado di recuperare e di rendere attivo il coinvolgimento reciproco tra mittente e destinatario. 

Questo decreta la definizione di una comunicazione che è più centralizzata verso l’interno e nella quale i mezzi di comunicazione si pongono come una vera e propria estensione dell’intero sistema nervoso e di tutto il corpo umano.

In tale contesto la velocità ha un ruolo imprescindibile nel processo di comunicazione; ’invenzione e l’innovazione tecnologica hanno impattato in modo diretto su questa variabile. 

Ripercorrendo e analizzando questa variabile, in base alle ere, emerge che contestualmente al passaggio dall’era tribale all’era meccanica si ha avuto un vero e proprio decentramento delle comunicazioni. 

La società dell’informazione discende dal fatto che l’evoluzione della comunicazione, dei mezzi e della loro velocità, ha portato all’aumento della viralità dei canali stessi. 

I mass media, supportando un messaggio di tipo monodirezionale che si muove da una fonte e si pone verso i destinatari, hanno favorito la definizione di un modello che ha prediletto la distanza o decentramento.

Col passaggio dall’era meccanica a quella elettrica è stato attuato un cambiamento molto importante poiché si è arrivati ad una condizione di accentramento delle comunicazioni. 

In particolare, i nuovi media hanno favorito una vera e propria condivisione delle informazioni tra le parti questo perché, così come afferma McLuhan, l’avvento dei social media e di internet ha favorito la nascita di un villaggio globale che si pone come la concreta “globalizzazione” applicata al mondo della comunicazione. 

Questa si contraddistingue per il fatto che prevede una costante connessione in rete che porta ad una costante connessione basata sulla partecipazione a distanza.

Comunicazione & innovazione

Quando si parla di comunicazione è necessario analizzare gli effetti della comunicazione mediata, ovvero quella che viene trasmessa per mezzo degli strumenti di comunicazione. 

Il mondo dei mass media si contraddistingue per una fortissima velocità di cambiamento. 

A supporto di questa evidenza si pone l’affermazione di Manuel Castells, «negli Stati Uniti la radio ha impiegato trent’anni per raggiungere sessanta milioni di persone, la televisione ha raggiunto questo livello di diffusione in quindici anni; internet lo ha fatto in soli tre anni dalla nascita del world wide web» (Castells 1996; trad. it. p. 382) la quale pone a confronto la velocità odierna con il ritmo di cambiamento precedente. 

Castells si riferisce ad internet, ma tale affermazione può anche essere estesa a all’insieme delle innovazioni tecnologiche che ricadono nel cosiddetto mondo dell’ICT, Information and Communication Technology, e che definiscono il campo dei ‘new media’. 

Emerge che i nuovi strumenti di comunicazione oltre ad essersi affermati molto velocemente e in un modo importante hanno concretamente rivoluzionato, in un periodo di tempo molto breve, l’intero ambito dei mezzi della comunicazione di massa, inclusi i più vecchi e consolidati. 

Attuando un’analisi in relazione all’evoluzione dei mezzi della comunicazione di massa si rileva un processo di continua trasformazione che ha visto, concretamente, il passaggio da una condizione di scarsità a quella di abbondanza. 

L’innovazione tecnologica ha decretato un radicale ed importante cambiamento. In particolare, se i mezzi e i messaggi in circolazione erano in numero ristretto durante i primi anni della comunicazione di massa e ci si ritrovava in una situazione di scarsità informativa legata alle poche fonti di comunicazione, oggi la situazione è cambiata. L’innovazione tecnologica, col passare degli anni ha postato alla definizione di un “universo simbolico” effettivamente affollato di messaggi. Ci troviamo in una situazione in cui il numero delle emittenti unitamente al numero dei messaggi è accresciuto in modo importante al punto che è possibile identificare una condizione di abbondanza informativa. 

Se in una fase iniziale lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e la loro affermazione era stata lenta e complessa, con il passare degli anni questa ha conosciuto una concreta ed importante velocizzazione. È possibile affermare che si è passati dalla condizione di scarsità a quella dell’abbondanza. La comunicazione, visto la sua rilevanza, in Italia ha trovato una concreta regolamentazione per mezzo della cosiddetta Legge Gasparri. Questa norma, approvata nel 2004, ha come obiettivo quello di regolare tutta l’area della comunicazione. Nello specifico la Legge Gasparri si occupa di dare una indicazione completa della situazione attuale evidenziando e sintetizzando molto bene come il processo di cambiamento e di evoluzione ha avuto effetti dirompenti sull’intera società. Si annovera come il processo di mutamento abbia effettivamente coinvolto l’intero sistema della comunicazione di massa, con particolare riferimento alla televisione prima e alla comunicazione elettronica più in generale oggi. 

È fondamentale ricordare che l’innovazione tecnologica ha riguardato soprattutto la comunicazione elettronica. Se fino a pochi anni fa gli interventi legislativi erano sostanzialmente atti a garantire ogni cittadino di fronte alla situazione di scarsità, oggi si è, invece, dinnanzi ad una situazione in cui si è passati a norme atte a regolare e a riconoscere la condizione di abbondanza. 

Queste si propongono di regolamentare il traffico in una città mediatica sempre più affollata di emittenti e fonti di comunicazione.

Contestualmente all’approfondimento circa l’evoluzione della comunicazione e al suo processo di sviluppo non è possibile prescindere da due concetti ovvero la comunicazione analogica e digitale. L’innovazione tecnologica e la crescente introduzione di strumenti tecnologici hanno, infatti, decretato il passaggio da mondo analogico a mondo digitale. 

Si definisce comunicazione analogica “La Comunicazione Analogica è un metodo di trasmissione e di lettura che permette attraverso il segno, il gesto, la parola e il comportamento di stimolare la componente emotiva dell’essere umano, sfiorare corde sensibili.”  

Se oggi la comunicazione analogica si annovera come uno dei mezzi di comunicazione emerge che fino a pochi anni fa era l’unica praticata.  

Sono state, infatti, le innovazioni tecnologiche i mezzi che hanno effettivamente arricchito e introdotto i mezzi di comunicazione che hanno generato un’evoluzione nel processo comunicativo che prevede dei mediatori.

Il passaggio dalla comunicazione analogica a quella digitale passa tramite la comunicazione di tipo mediato ovvero quella che si basa sul trasmettere informazioni attraverso sé stessi.

I media, essendo degli strumenti che vengono usati per interagire in modo efficacie hanno favorito lo sviluppo di una comunicazione basata sulla superiore interazione delle parti. 

La digitalizzazione ha comportato grandi mutamenti nella vita quotidiana e conseguenti rivoluzioni nel modo di vivere.

Parlando di comunicazione analogica e digitale emerge come questo concetto è stato sviluppato intorno agli anni Sessanta e Settanta in California dagli studiosi del linguaggio. 

Al fine di delineare una distinzione tra i due tipi di comunicazione è possibile affermare che in quella analogica emerge un messaggio che è molto simile al suo contenuto e che risulta prettamente legato alle emozioni e ai sentimenti. 

Per quanto concerne la comunicazione digitale è possibile affermare che questa si contraddistingue per riuscire a veicolare il messaggio attraverso dei contenuti arbitrari quali lettere e numeri, che si differenziano per ogni lingua e rappresentano invece la parte razionale.

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