IMU – GLI ESONERI COVID

Alle porte della scadenza del 16 dicembre per il versamento del saldo IMU 2020 il Ministero dell’Economia e delle finanze è intervenuto con alcuni importanti chiarimenti sull’abolizione del versamento della prima e seconda rata IMU per l’anno 2020 in applicazione dei decreti Ristori.

Questi i tre punti fermi chiariti dal Ministero:

  • la cancellazione della seconda rata IMU per gli immobili ubicati nelle ex zone rosse;

riguardo all’esenzione dal pagamento della seconda rata IMU sancita dall’articolo 5 del decreto Ristori-bis n. 149/2020, il Ministero ha chiarito che è sufficiente che le attività economiche

  • rientrino tra le attività elencate nell’allegato 2 del decreto, vale a dire quelle di commercio al dettaglio che hanno subito chiusure o restrizioni; sarà quindi importante confrontare il proprio codice attività Ateco con quelli elencati negli allegati ai due decreti «ristori» per verificare se si rientra o meno tra gli esonerati.
  • siano ubicate in una qualsiasi delle regioni dichiarate rosse tra il 3 novembre e il 16 dicembre 2020, indipendentemente dalla circostanza che durante tale periodo il territorio della regione interessata passi in una fascia diversa.
  • esenzione IMU per cinema, teatri e alberghi;

a tal fine è da considerare, ai fini del beneficio, la classificazione catastale degli immobili ove è esercitata l’attività (categoria catastale D3 e D2). In particolare, il Decreto Rilancio di maggio aveva stabilito l’esonero dal versamento dell’acconto IMU per gli immobili delle imprese del settore turistico: stabilimenti balneari, alberghi ( D/2), pensioni, agriturismi, bed & breakfast, ostelli e attività similari. Il Decreto agosto ha poi esteso al saldo IMU l’esonero, ampliando l’esenzione anche al settore dello spettacolo: quindi cinema (D/3), teatri, sale per concerti e spettacoli. Successivamente il Decreto Ristori di ottobre ha introdotto ulteriori esenzioni per il saldo IMU, comprendendo quelle attività colpite dalle misure restrittive del Dpcm 24/10/2020: bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, palestre, piscine, a prescindere dalla collocazione territoriale (zona gialla, arancione o rossa).

Per quanto concerne bed & breakfast e case vacanze il Dipartimento delle Finanze ha chiarito che per godere del beneficio fiscale relativo all’abolizione della prima e della seconda rata dell’IMU, l’attività di bed & breakfast e di case vacanze svolta negli immobili deve essere esercitata in forma imprenditoriale da parte dei soggetti passivi dell’IMU.

  • per godere dell’abolizione della prima e della seconda rata dell’IMU occorre che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività esercitate, escludendo quindi gli immobili dati in locazione, comodato o affitto d’azienda.

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