Secondo l’art.14 quaterdecies Legge 3/2012 il debitore incapiente è Il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, puo’ accedere all’esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l’obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 10 per cento. Non sono considerati utilita’, ai sensi del periodo precedente, i finanziamenti, in qualsiasi forma erogati.
Ci si è chiesti se, quindi, colui che ha un reddito possa accedere alla procedura del debitore incapiente oppure, possono accede a tale procedura unicamente le persone che non percepiscono alcun reddito.
Sull’argomento è intervenuto il Tribunale di Avellino con sentenza del 16/4/22 affermando che per il presupposto oggettivo del debitore incapiente – cioè che il soggetto non è in grado di offrire alcuna utilità alla procedura – assume rilievo non soltanto il reddito ma anche il patrimonio.
Il Tribunale ha più precisamente affermato che “rilevano non soltanto le disponibilità reddituali, da calcolarsi al netto di quanto necessario al sostentamento del debitore e del proprio nucleo familiare, ma altresì le componenti attive del patrimonio quando siano liquidabili in modo da consentire una soddisfazione anche minima del ceto creditorio”. Nella fattispecie, la garanzia patrimoniale non era risultata sufficiente ad assicurare neppure in parte il pagamento di alcun creditore.
Il Tribunale aveva affermato che “le disponibilità patrimoniali risultano inconsistenti, in quanto sia i terreni che il veicolo intestati al — sono sostanzialmente privi di valore”.
In conclusione, in Tribunale di Avellino, sulla base di valutazioni economiche sul patrimonio e calcoli del reddito, ha permesso al debitore di poter accedere alla procedura di esdebitazione del debitore incapiente.