Per capire cosa si intende con START-UP si deve innanzi tutto analizzare il significato delle due parole inglesi che compongono tale espressione.
Start in inglese vuol dire cominciare, sbocciare, saltar fuori, affrontare un cammino o un’impresa. È un verbo che non sta mai fermo.
Up ha diversi significati in base alla parola a cui è abbinato. Il suo primo significato però è su, innanzi.
Start e up, quindi, sono due parole che ispirano movimento e dinamismo. In particolare, cercando il significato della voce verbale (start-up) si designa un movimento fulmineo provato, magari, da un’improvvisa illuminazione.
Il concetto di start-up (per lo meno in Italia) è relativamente recente. La prima volta che questo termine viene usato in un giornale è stato nel 2011. A lungo, però, sui canali italiani, il vocabolo è valso quale sinonimo di fare impresa in generale, o addirittura, di semplice progettualità. In realtà, dicendo start-up non s’intende altro che le azioni e il periodo di avvio di un’attività imprenditoriale, e non (equivoco diffuso) l’impresa in sé. Cruciale è inoltre che risponda al connotato di innovatività: bisogna avere una buona idea che porta alla realizzazione di qualcosa che prima non esisteva, almeno in quei termini.
La BUONA IDEA è alla base di tutto ma non basta.
Lo startupper ideal è mezzo Archimede (lo scienziato) e mezzo Ray Kroc (l’uomo che decise di vendere a tutto il paese i panini preparati da due fratelli, Richard e Maurice, ovvero i fratelli McDonald). Alla base di ogni storia di successo ci devono essere il genio, l’ambizione, l’umiltà e quel pizzico di visionaria incoscienza alla Ray Kroc. L’idea è quindi solo il punto di partenza. Da lì in poi un gran numero di discriminanti influiscono sull’esito di un’impresa.
Occorrono: preventivi ben calibrati e sponsor che credano davvero nell’idea; persone adatte e nella posizione giusta; conoscenza dello scenario e degli strumenti; ambizione, freddezza e pazienza. Solo dal combinarsi di tutti questi ingredienti si genera l’alchimia che fa di una buona intuizione, un’idea di successo. Nel momento in cui siamo certi che l’intuizione sia quella giusta, che l’idea possa funzionare e avere mercato, si compie il primo passo del cammino che porterà al concreto “fare impresa”.
Nel business di prima, il concetto di fare impresa poggiava fondamentalmente sul sostantivo, ovvero sulla parola impresa. Nel modello di business fondato sulle Startup, quello che conta di più non è tanto l’impresa bensì il fare: si è spostato l’accento dal sostantivo al verbo.