Il bilancio di sostenibilità si connota come una comunicazione pubblica da parte di un’organizzazione verso i propri stakeholder, riguardante aspetti di performance economica, sociale ed ambientale.
Secondo il Global Reporting Initiative il bilancio di sostenibilità è “Il reporting di sostenibilità consiste nella misurazione, comunicazione e assunzione di responsabilità (accountability) nei confronti di stakeholder sia interni sia esterni, in relazione alla performance dell’organizzazione rispetto all’obiettivo dello sviluppo sostenibile”.
Le finalità del bilancio di sostenibilità sono rendere conto agli stakeholder dei risultati ottenuti, dar conto dei valori e atteggiamento etici implementanti, comprendere, coinvolgendo e comunicando con gli stakeholder l’effettivo “status” della società dal punto di vista delle azioni di sostenibilità implementate.
Numerosi sono i benefici potenziali del bilancio di sostenibilità. Tra questi si annoverano:
- Miglioramento della reputazione
- Creazione di “capitale sociale” relazionale
- Creazione di clima di fiducia
- Anticipazione delle richieste del rating sociale etico ambientale degli investitori
- Indicazione per efficaci sistemi di prevenzione e gestione dei rischi
Il bilancio di sostenibilità è un report redatto con cadenza annuale e su base volontaria da un’organizzazione, un’azienda o un ente, che prende in esame gli impatti economici, sociali e ambientali (sia positivi che negativi) della sua attività, nonché le aspettative dei propri stakeholder.
Ha uno scopo differente dal bilancio d’esercizio che l’impresa deve redigere periodicamente per fare una sintesi della sua situazione patrimoniale e finanziaria, inclusi i suoi risultati economici.
La legge che disciplina la redazione del bilancio di sostenibilità è la direttiva n. 95 del 2014 (2014/95/UE), recepita solo alla fine del 2016 da parte del Parlamento e del Consiglio europeo.
Il d.lgs. 246/2016 richiama cinque ambiti di rendicontazione:
- lotta alla corruzione attiva e passiva;
- ambiente;
- personale:
- sociale;
- diritti umani.
Il d.lgs. 246/2016 ha reso il bilancio di sostenibilità obbligatorio per: “imprese di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico e gli enti di interesse pubblico che sono imprese madri di un gruppo di grandi dimensioni, in ciascun caso aventi in media più di 500 lavoratori, nel caso di un gruppo, da calcolarsi su base consolidata”.
Nel mondo delle aziende profit, il report di sostenibilità deve essere presentato per legge solo dalle aziende quotate in borsa e da quelle di grandi dimensioni appartenenti al settore bancario assicurativo.
Si ricorda che non esiste una vera e propria legge che imponga un metodo uniforme per redigere il bilancio di sostenibilità. Tuttavia, le aziende possono attenersi agli standard del Global Reporting Initiative. L’utilizzo del modello GRI permette alle organizzazioni di:
- misurare e rendere di dominio pubblico l’impatto ambientale della loro attività,
- erogare informazioni affidabili, rilevanti e standardizzate attraverso cui è possibile valutare rischi e opportunità.
Gli standard GRI costituiscono i parametri di rendicontazione della sostenibilità; presentano una struttura interconnessa e modulare fornendo alle aziende un linguaggio comune, chiaro e trasparente agli occhi dei portatori d’interesse.
Esistono tre temi materiali, che coprono gli ambiti: economia (GRI 200), ambiente (GRI 300), sociale (GRI 400).
Il bilancio è uno strumento utile a monitorare e implementare in maniera costante la performance aziendale, serve per:
- Comunicare ai vari stakeholder le azioni sostenibili permette di rendere la sua reputazione più solida, autorevole e credibile nel tempo
- Le iniziative che migliorano la percezione dell’azienda sono essenziali per l’accesso a nuove forme di finanziamento
- Eliminazione dei costi operativi inefficienti
- Gestione più efficiente dei rischi