I quadranti del cash flow e la libertà finanziaria

quadranti cash flow

Ricchezza e serenità economica sono identificate come due variabili direttamente influenzate da un’educazione  specifica verso la gestione dei flussi di denaro. 

Emerge come, molte volte, i problemi economici delle persone risultano essere legati alla mancanza di una adeguata formazione finanziaria. Questa mancanza è, a sua volta, accresciuta dai riflessi psicologici che sono connessi alla gestione del denaro. Molte volte risulta complesso mantenere un comportamento di tipo razionale verso qualcosa che facciamo fatica a controllare, ma che è necessario necessario per vivere.

La teoria dei Quadranti del Cashflow Robert Kiyosaki, uno dei più famosi educatore finanziari, si pone come un insegnamento che può supportare nel riuscire a comprendere meglio le modalità in cui sono  generati i flussi di denaro.

Si ricorda che la teoria originale risente fortemente del suo contesto di nascita ovvero il  mercato americano.

La teoria dei Quadranti del Cashflow si basa sul riconoscimento di quattro diversi quadranti ognuno dei quali serve per indicare un possibile modo per riuscire a generare reddito. Ogni quadrante indica quelli che sono i flussi di ricchezza creati durante un certo periodo di tempo. 

Nello specifico, i quattro quadranti sono: 

  1. Lavoratori dipendenti o assimilati;
  2. . small business e self employed;
  3. big business e smart business;
  4. investitori.

Quadrante 1 – Lavoratori dipendenti o assimilati

Il primo quadrante del Cashflow raccoglie l’insieme delle persone che, accettando di lavorare per soggetti terzi, scambiano il proprio tempo per ottenere un reddito.

Alla base di questa visione si pone la visione mentale del lavoratore dipendente ovvero quella che si basa sul sogna il posto fisso, sul contratto a tempo indeterminato, sull’avere poche responsabilità e uno stipendio costante mese dopo mese. 

Dati questi presupposti emerge come i valori distintivi di questo quadrante siano la sicurezza e la stabilità (si ricorda come attualmente risulti essere sempre più complesso poter parlare di sicurezza). 

Quadrante 2 – Small business e Lavoratori autonomi

All’interno del secondo quadrante del Cashflow si vanno a collocare l’insieme dei soggetti che sono titolari di un’elevata competenza e che conoscono profondamente il loro settore.

Ricadono in questa fattispecie i titolari di piccoli business e i liberi professionisti. Sono le persono che hanno maturato una profonda competenza e know how in un campo specifico e sono poco portati a delegare le attività in quanto sono degli accentratori.

Per i piccoli imprenditori la maggiore sfida è rappresentata dall’attuazione di un processso di automatizzazione del lavoro all’interno dell’azienda e divenire quasi irrilevanti per la stessa. Questo atteggiamento porta a limitare le possibilità di crescita. 

In questo caso il valore più importante è l’indipendenza.

A volte le persone si spostano dal quadrante 1 al quadrante 2 in quanto si trovano ad essere guidate dal desiderio di maggiore libertà, di maggiore indipendenza e di diventare autonomi mettendosi in proprio.

Essere nel  quadrante 2 può offrire importanti prospettive di guadagno rispetto al quadrante 1, ma allo stesso tempo può favorire il peggioramento della qualità della vita creando più stress a livello mentale. Considerando che il livello di reddito che viene percepito è connesso al numero di ore dedicate al lavoro è possibile affermare che spesso il lavoratore autonomo è portato a lavorare più di un lavoratore dipendente per paura di perdere terreno nei confronti dei competitors.

Quadrante 3 – Big business e Smart business

Ricadono nel terzo quadrante si trovano gli imprenditori e i titolari di grandi aziende.

In tal caso il valore più importante è rappresentato dalla costruzione di valore e ricchezza aziendale nel lungo periodo.

A differenza del quadrante 2 questo tipo di imprenditori sono propensi verso l’assunzione di  personale qualificato per svolgere il lavoro al loro posto. In tal caso gli imprenditori a  fronte di maggiori responsabilità, sono soliti offrire maggiore reddito residuo, maggior libertà e tempo libero.

In tal caso l’imprenditore delega per poi servirsi delle competenze e del lavoro di altre persone.

Quadrante 4 – investitori

Nel quarto quadrante si pongono gli investitori nonché coloro che fanno lavorare il denaro per loro.

Alla base della forma mentis dell’investitore è presente questa frase:  “Quanto mi rende questo investimento?”

In tal caso il valore più importante per l’investitore è il pieno raggiungimento della libertà finanziaria. Questo significa che gli individui che si collocano in questo quadrante ricercano un profitto investendo in modo intelligente le proprie disponibilità economiche. Il denaro che loro investono deve portare ad altro denaro aggiuntivo.

Affinché un soggetto possa essere un investitore e possa, quindi, ricadere in questo quadrante è necessario che abbia una piena liquidità economica che possa dedicare a progetti di terzi. 

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