Come sciogliere una unione civile?

 

La legge Cirinnà prevede la possibilità di poter unire civilmente due persone dello stesso sesso attraverso la resa di una dichiarazione dinnanzi ad un ufficiale di stato; esistono però cause impeditive, come riporta l’art.1 comma 4 della L.76 del 20/5/16, che comportano la nullità dell’unione civile, quali la mancanza di stato libero, l’interdizione, i vincoli di parentela, il delitto. L’unione civile costituita in violazione di una delle cause impeditive può essere impugnata, secondo il l’art.1 comma 7, per violenza o errore, nonché per la sussistenza di un matrimonio o un’unione civile con terzi (comma 8). Le cause di scioglimento, (comma 22-26) sono la morte, i casi previsti sulla legge del divorzio, la sentenza di rettifica del sesso. Non è prevista la separazione, giacché è prevista la procedura di scioglimento diretto (comma 24), per effetto della domanda di scioglimento anticipata dalla dichiarazione di volontà, resa tre mesi prima, all’Ufficiale di Stato Civile.

Quando una parte di una coppia omosessuale unita civilmente vuole sciogliere l’unione civile senza l’accordo dell’altra deve procedere per via giudiziale con l’assistenza obbligatoria di un Avvocato divorzista. Spesso si avvia questa procedura quando la coppia non è concorde sulle questioni essenziali, quali gli aspetti patrimoniali, come la determinazione dell’assegno di mantenimento e la divisione delle proprietà anche immobiliari. Prima di iniziare la causa bisogna attendere tre mesi dalla comunicazione all’Ufficiale di stato civile della volontà di procedere con lo scioglimento dell’unione, come già anticipato.

Trascorso detto termine è possibile depositare il ricorso e notificarlo all’altra parte così che il Giudice possa decidere sulle domande proposte.

Gli avvocati e i rispettivi clienti vengono convocati dinanzi al Presidente del Tribunale per comparire personalmente alla prima udienza: la causa termine con la pubblicazione di una sentenza come nei riti ordinari.

Rispetto alla procedura congiunta che si conclude in pochi mesi, il procedimento giudiziale è più complicato e può durare anche anni, poiché spesso è necessario non solo citare testimoni ma anche svolgere indagini di polizia tributaria o perizie contabili per approfondire l’effettivo stato patrimoniale delle parti.

La procedura di carattere giudiziale potrà essere trasformata in congiunta anche dopo l’inizio della causa, nel caso in cui le parti trovino un accordo.

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