PREMESSA: TERMINI CU 2020
La scadenza per l’invio telematico del modello CU 2020 dei lavoratori dipendenti, originariamente fissata al 31 Marzo 2020, è stata prorogata al 30 aprile 2020.
Per quanto riguarda invece i lavoratori autonomi, o meglio per le certificazioni uniche contenenti redditi non interessati dal 730 precompilato, l’invio telematico potrà essere effettuato entro il 31 ottobre 2020, termine di invio del modello 770, salvo proroga.
Posto che il rinvio della scadenza previsto dal decreto Liquidità ha consentito di evitare l’applicazione delle sanzioni previste in caso di invio tardivo, errato o omesso della certificazione unica 2020, a patto di rispettare il termine del 30 aprile, quali sono le sanzioni che si applicano a chi ha saltato l’appuntamento di fine aprile?
L’invio tardivo, omesso o con errori della certificazione unica è punito con una sanzione pari a 100 euro per ciascuna delle certificazioni uniche oggetto di errore o ritardo.
SANZIONI CU 2020: QUANDO ED IN CHE MISURA SI APPLICANO
Ecco un breve compendio delle sanzioni attualmente previste in caso di ritardo, errori ed omissioni in materia di certificazione unica Cu 2020 (ex modello CUD):
Fattispecie | Sanzione |
Certificazione Unica omessa, tardiva o errata | 100 euro per ciascuna certificazione con limite massimo di 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 30 aprile 2020, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni | nessuna sanzione |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 30 aprile 2020, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni | 33,33 euro per singola certificazione con limite massimo di 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Le sanzioni conseguenti all’omesso invio della certificazione unica 2020, ovvero al suo invio incompleto e/o con dati errati, devono essere versate con modello F24, utilizzando il codice tributo 8906 e compilando la sezione Erario.
DA QUANO DECORRONO I 5 GIORNI?
- in caso di certificazioni uniche nuovamente inviate dopo aver ricevuto la comunicazione di scarto da parte dell’Agenzia delle Entrate, i cinque giorni decorrono dalla data della predetta comunicazione
- in caso di certificazioni uniche di cui ci si accorga di aver omesso o inviato dati incompleti, allora i cinque giorni devono essere conteggiati dalla data di scadenza.
LA CORREZIONE DELLA CERTIFICAZIONE UNICA ENTRO 60 GIORNI
Come anticipato nella tabella di cui sopra, l’unica modalità attualmente prevista per poter beneficiare della riduzione delle sanzioni relative alla certificazione unica 2020 è effettuare un nuovo invio entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria.
In caso di correzione della certificazione unica la sanzione sarà ridotta ad 1/3 e quindi sarà pari a 33,33 euro per ogni CU corretta e quindi nuovamente inviata; la medesima riduzione viene prevista anche per l’importo massimo di sanzione applicabile al sostituto d’imposta, che passa da 50.000 a 20.000 euro.