Principali opportunità e rischi della trasformazione digitale.

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Ormai chiunque tramite un semplice smartphone, ha la possibilità di conoscere il conoscibile e di rendere conosciuto tutto di sé.

Il vecchio supporto cartaceo risulta obsoleto e non pertinente con l’evoluzione dei nostri anni, portando a ricercare, caricare, inserire qualsiasi dato riguardante una persona fisica, nel grande sistema virtuale; tutto ciò che riguarda la vita di una persona è inserita a sistema, dai dati bancari a quelli sanitari al semplice volto rintracciabile sul motore di ricerca di Google, poiché tutti (o quasi), possiedono un profilo “social”.

E’ bene sottolineare l’enorme potenziale che sta alla base di questo nuovo mondo, capace di proiettarci in ogni angolo del mondo ed avere subito conoscenza di tutto in tempo 5g, di essere interconnessi e veloci, ma nel contempo capace di creare nuovi pericoli, da disciplinare accuratamente, tanto quanto il mondo fisico; si deve prestare attenzione al concetto di età ed al trattamento dei dati personali dei minori nel contesto sanitario, scolastico, sportivo, la protezione delle loro immagini pubbliche e di quanto vi sia in Internet.

Contrattare, genericamente, è un’attività che fa parte del concreto esercizio della situazione esistenziale di soggetti adulti e non, sia online che offline.

Tale questione è già stata affrontata in maniera approfondita, ma continua, tuttavia, a mostrare profili di grande attualità, pur nel quadro di un sistema che in apparenza parrebbe privo di radicali mutamenti.

Nasce il concetto di trattamento dei dati alla luce della nuova normativa tra Regolamento Europeo, Codice Privacy e normative sovranazionali, esplicando il perché sia importante il concetto di consenso, trattamento dati e l’importanza della protezione di essi.

Si ha necessità, poi, di confrontare la legislazione europea con quella oltre oceano, specificando come la non omogeneità delle varie discipline, influenzi non solo le imprese dal lato morale ed etico, ma condizioni enormemente le loro decisioni finanziare e di investimento.

Il recente fenomeno dei social network, le piattaforme ed i servizi dell’informazione vedono caricati giornalmente in essi una gran mole di dati personale, modificando i confini della privacy. Di fatti il diritto alla protezione dei dati personali risulta concettualmente separato rispetto all’originario diritto alla privacy.

I social network e i motori di ricerca ricavano gran parte dei loro guadagni proprio grazie alla vendita dei dati personali dei loro utenti o incrementano le proprie attività grazie alla profilazione e al marketing.

Quanto alle aziende che hanno a che fare in via informatica con la gestione di dati personali conservati in server, esse spesso non garantiscono dei livelli di protezione dei dati raccolti adeguati, dimostrandosi in più di un’occasione non sono all’altezza del ruolo di responsabile di quei dati: annualmente sono moltissime le brecce in sistemi informatici aziendali che rivelano i dati inseriti dai loro utenti.

Riflessi sui minori.

L’evoluzione digitale ha influito inevitabilmente sullo sviluppo psico-fisico del minore, portandolo a compiere attività un tempo impensabili senza seri supporti informatici, permettendogli di raggiungere livelli di connessione tra coetanei e adulti degni di grande rilievo e preoccupazione.

La nostra cultura giuridica, in altre parole, non ha del minore l’idea che si tratti di “un soggetto del diritto inferiore” rispetto agli adulti, semplicemente lo si considera quasi un piccolo adulto, forse solo dipendente economicamente, ma non mentalmente dalla figura del suo responsabile legale, ovvero l’adulto.

Le differenze che residuano tra queste due categorie di soggetti, sul piano del diritto sostanziale, spesso hanno profili irragionevolmente discriminatori.

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