La legge sul “divorzio breve”
La legge 6 maggio 2015 n.55 ha modificato i termini per ottenere il “divorzio”.
Va precisato che la legge italiana non utilizza mai il termine “divorzio”, ma parla di scioglimento del matrimonio nel caso di matrimonio civile oppure di cessazione degli effetti civili del matrimonio se si tratta di matrimonio concordatario.
Separazione consensuale: tempi e fasi della procedura
I coniugi che vogliono interrompere la convivenza e i doveri coniugali possono ricorrere allo strumento della separazione personale che può essere consensuale oppure attraverso un procedimento contenzioso di separazione giudiziale.
Separazione giudiziale
La separazione giudiziale è un procedimento contenzioso attraverso il quale un solo coniuge chiede al Tribunale competente, mediante ricorso, di pronunciare una sentenza di separazione che regoli i rapporti tra le parti.
ABBANDONO DEL TETTO CONIUGALE
L’art.143 comma 2 c.c. recita: “Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione”.
Il divorzio giudiziale
Il divorzio è lo strumento che consente ai coniugi di sciogliere definitivamente il vincolo matrimoniale ed è disciplinato dalla legge n. 898 dell’1/12/1970.
Assegno di mantenimento al coniuge a seguito di divorzio
L’assegno di mantenimento, detto anche assegno divorzile, è una quota in denaro che un ex coniuge versa in favore dell’altro coniuge a seguito di sentenza di divorzio che lo abbia disposto.
In origine e fino alle recenti evoluzioni giurisprudenziali intervenute sull’argomento la funzione dell’assegno divorzile era da rintracciarsi nel consentire al coniuge beneficiario la conservazione del tenore di vita del matrimonio, mantenere pertanto lo status economico acquisito nel corso del rapporto coniugale.